lunedì 3 ottobre 2011

Milano

Rientrato sabato pomeriggio, viaggio in traghetto lungo ma visto che 16 ore me le sono dormite e' passato. Consigliati tappi per le orecchie, ottimi anche per l'autostrada.

Nel frattempo ho caricato un po' di foto.

Versione breve (consigliata)

http://picasaweb.google.com/l.bolzani/Kdocia11

e versione "extended", 150 foto circa, per chi ami sfogliare pagine (i contenuti sono gli stessi).

http://picasaweb.google.com/l.bolzani/Kdocia11Big

Magari posto ancora qualcosa prossimamente, magari no.

Ciao

giovedì 29 settembre 2011

Patra'

Patra', penultima tappa dell'odissea.

Non molto da dire a dire il vero. Stamattina sono riuscito al volo a cambiare i cuscinetti da un meccanico Ducati/KTM extra lusso.

Ho fatto poi un salto ad Atene che mi ha molto deluso: incasinata, stretta, con "quattro sassi" buttati qua e la'. Non sono salito sull'acropoli perche' non avevo ne' la mappa ne' la voglia di impazzire nel traffico. Mi sa che meritava.

Poi sono partito per Patrasso, Patra' come dicono qui. Sono passato accanto a questo bellissimo ponte

http://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_Rion_Antirion

e entrando in citta' ho assistito ad una scena incredibile, che pensavo potesse succedere solo nelle periferie di Rio o di Caracas.
Di fronte a me un camion si ferma al semaforo e da dietro l'angolo dell'incrocio saltano fuori 5 ragazzini correndo e in un attimo si arrampicano sul retro del camion tentanto di aprirlo. Probabilmente e' chiuso a chiave, non riescono e scappano via.
Semaforo successivo stessa scena, ma questa volta sono una quindicina ad assaltare lo stesso camion. Il camion suona il clacson, avanza di mezzo metro come un elefante che tenti di scrollarseli di dosso, di nuovo falliscono e di nuovo spariscono.
Surreale. Da un lato non sembravano particolarmente minacciosi, forse era solo una specie di gioco, pero' inquietante.
In sud america li chiamano "piranhas", mini gang di orfani, e i camionisti hanno altri modi per trattarli.
Film a tema molto bello: Cidade de deus

Che Patra' sia la Napoli della Grecia? Che sia stato solo un caso? Bho, in ogni caso mi e' rimasta una brutta sensazione e quindi la moto coi bagagli e' parcheggiata qui davanti in vetrina.

Sono in un internet cafe' di quelli fighi, pieni di gente che video gioca e l'altro giorno ho avuto l'illuminazione: non e' un internet cafe' e una Sala Giochi! Come quelle di una volta, pari pari: Double Dragon, Final Fight, Street Fighter II, quella roba li', pari pari.
Non credo che quelle sale giochi siano diventate queste, penso sia una linea parallela, convergenze evolutive. Quelle immagino si siano estinte.

Sono rimaste indietro diverse cose e se mi ricordassi di tutto quello che mi viene in mente mentre guido potrei scrivere un libro.

C'e' il secondo giorno in Cappadocia, con una citta' sotterranea, poi Nigde, che descritta a parole e' bellissima: una roccia gigantesca, quadrata, con una porta piccola piccola. Si entra e dentro e' cava, ci sono della scale che salgono lungo le pareti. Nel mezzo c'e' un albero e un monastero. Non e' una descrizione meravigliosa? Peccato che nella realta' tutto cio' effettivamente ci sia ma in versione molto poco "fantasy".

Negli ultimi giorni ho avuto modo di eleborare un progetto delirante, speriamo che non si areni al ritorno a casa.

A proposito di deliri non so se riusciro' o meno a ribeccare due motociclisti incontrati stamattina allo sbarco che tornavano da Georgia e Armenia. Ci si e' detti "ci vediamo sul traghetto" ma oggi da qui partiva anche quello per Ancora e forse...

Da vera bestia nera non ho imparato nemmeno una parola di greco ne' di turco. Nemmeno buongiorno e grazie, e che cavolo! Quindi parlo in inglese, se sono stanco in italiano. Tanto i greci fanno sta cosa: ti parlano in greco anche se sanno che tu non lo sai, tipo quando ti danno le indicazioni per andare da qualche parte.
Stasera altra notte pacco sul traghetto, poi un'altra, la terza. Sbarchero' sabato mattina con le allucinazioni.
Non ho manco fatto l'assicurazine sanitaria in Turchia, fotocopie dei documenti, tutte quelle cose da manuale.

All'uscita dalla citta' sotterranea ci sono diverse donne, con il loro banchetto che vendono delle bambole di tessuto fatte a mano, carine. Una lira per le piccole, due per quelle medie, cinque per quelle grandi. Una Lira Turca vale 0.4 euro.
Ed e' stato un momento di shock eco-cultural-morale. 80 centesimi per, bho, un ora di lavoro, forse due? Che faccio, ne prendo 10?
La citta' si chiama Derinkuyu ed e' povera. Povera in senso brutto. Tutta la Cappadocia e' povera, ma in senso rurale. Il pastore con le sue 200 pecore che dorme sotto il cielo non sembra povero. Quando mi sono fermato vicino a Ihlara sotto una tettoria, per ripararmi dalla pioggia e infilare un sacchetto sopra la borsa da serbatoio, le signore che erano sedute li' davanti, in abiti contadini cappadoci, hanno pensato, saggiamente, che volessi fermarmi li', visto che in una decina di minuti sarebbe venuto buio.
Hanno quindi aperto la porta del magazzino di fronte a cui mi ero fermato offrendomelo come riparo. Quando hanno capito che non mi sarei fermato la signora e' tornata dentro ed e uscita con una mela. Ho quindi cercato di farle capire che era gentilissima, grazie mille, ma dovevo scappare e una mela col casco e tutto, argh. Al che e' tornata dentro e questa volta e' uscita con un grappolo d'uva. A quel punto sconfitto, ho rinunciato ai miei lavori, mi sono tolto il casco e ho mangiato un po' d'uva. E no, non era incredibilmente buona, con mille sapori perduti: sembrava quella del supermercato, ma coi chicchi piccoli.
Cmq sia, li' non sembrano poveri, ti danno e non ti chiedono un cavolo. Non c'era nulla di turistico in quella citta', solo la tettoia e le prime gocce di pioggia.

Invece Derinkuyu ha avuto in qualche modo la sventura di sorgere sopra una citta' sotterranea di 20 livelli che ospitava fino a 20mila persone con animali e provviste. E all'improvviso arrivano questi pullman di turisti che pagano 20 lire per il biglietto di ingresso, e il villaggio diventa povero. Chi gestisce il turismo diventa ricco, gli altri poveri magari non solo in relazione agli altri ma davvero. Il figlio che va a fare la guida per i turisti smette di coltivare il campo quindi di fatto la famiglia non e' piu' autosufficiente e campa sui soldi del turismo.
Vabbe', chiusa la parentesi eco-sociale.


E tutto sommato sbaracco pure io, ceno, trovo qualcosa per domani a pranzo e via.

Ciao

mercoledì 28 settembre 2011

Chios

(Nota: l'ultima volta ho postato 4 post in un giorno solo, non so se si e' capito)

Sono a Chios, Grecia, ho iniziato il lungo ritorno, il famoso traghetto mancante.
In breve:

Traghetto Cesme -> Chios, 1 ora (FATTO!)
Traghetto Chios -> Pireus, 8 ore
200 km di strada Pireus -> Patra, 3 ore
Traghetto Patra -> Venezia, 30 ore
300 km Venezia -> Milano, 3 ore

E ieri il secondo passaggio e' saltato. Il traghetto risultata pieno, c'era posto per me ma non per la moto. Ma di solito un posto per la moto salta sempre fuori. Quindi mi hanno fatto un biglietto per il 29 e mi hanno detto di andare cmq, aspettare che imbarcassero tutti e vedere se mi facevano salire.
Bhe, dopo 2 ore di imbarco camion, macchine e tutto il resto, 200 domande a chiunque e 200 "full", "wrong day", "full" mi hanno lasciato a terra.
Hanno caricato tutti tranne me e sono rimasto da solo a mezzanotte sulla banchina a guardare il mio traghettone che chiudeva la bocca e se ne andava... :(

Arrabbiatissimo perche' a occhio si vedeva che posto c'era, ma erano in ritardo di un'ora con la partenza e secondo me non volevano menate.

Quindi mi imbarco stasera alle 22. E ho un giornata libera. Il che non sarebbe nemmeno male, l'isola e' bella, grande e tutto. Il problema e' che ho rotto un cuscinetto della ruota posteriore e non voglio rischiare piu' del necessario. Ci ho gia' fatto sopra 600 km, anche troppi. Quindi sono a piedi.
Domattina sbarco ad Atene, trovo un Suzuki e vedo se riesco a fare tutto al volo.
Anche il motorino di avviamento ha iniziato a fare storie fin da subito. A volte va a volte no, qualche contatto che prende male. Ho smontato, guardato, ma pace, avviamento a pedale e via andare.

Per oggi mi inventero' qualcosa, situazione un po' pacco.

domenica 25 settembre 2011

K-docıa

Alla cappadocıa sı accede attraversando una fıtta nebbıolına e una pıoggerella ınsıstente, quası una cortına magıca posta a celarla.

La cappadocıa sı trova esattamente al centro della Turchıa ed e' una zona dove neı seolı sono passatı tuttı quantı, daglı Ittıtı aı romanı, aglı arabı e altrı che non rıcordo. Moltı sı sono fermatı quı per trovare rıfugıo.

La cosa che pıu' colpısce sono la montagne, basse, roccıose dalle forme e ı colorı pıu' varı: rosa, marronı, bıanche. Molte spuntano dal mezzo della pıanura, come deglı edıfıcı altı 20, 30 metrı. Spesso cı sono canyon, vallı, collınette.
E la cosa pıu' partıcolare e' che molte hanno porte, fınestre, balconcını. Molte dı queste sono dı una roccıa morbıda, che sı sfalda con le dıta, e neı secolı sono state scavate e trasformate ın abıtazıonı, su pıu' pıanı, affrescate.

Prendo la moto senza bagalı e vado a fare un gıro, non sono nemmeno le 10. Ho una mını guıda ın ıtalıano(!) e una mappaccıa dell'hotel ma mı basta. Inızıo ıl gıro deı dıntornı dı Goreme. Panorama, museo a cıelo aperto (dı fatto un vıllaggıo dı queste rocce recıntato e trasformato ın museo). Tra un punto turıstıco e l'altro, pratıcamente ovunque e' comunque pıeno dı queste faccıate dı roccıa con le fınestrelle, queste 'casette' scolpıte, questı pıetronı fuorı posto.
Cerco dı seguıre tuttı ı percorsı della pseudo-mappa e comıncıo a ınfılarmı ın stradıne varıe, a trattı sterrate. Aı latı dı ognı strada sı aprono contınuamente glı ımbocchı per strade sterrate e comıncıo a provarne qualcuna. Strade belle, ben tenute, dı passaggıo, non la strada a bordo campo dove passa ıl trattore. Comıncıo a seguırle ce ne sono un sacco e dı fatto entrano nella valle, nel paesaggıo. Sı rıesce ad arrıvare aı pıedı delle collıne bıanche, ın cıma aı bordı deı canyon, nel fondo del canyon, ın cıma alla rupe sotto cuı sono parcheggıatı glı autobus.
Verso meta' pomerıggıo ıl cıelo da nuvolo e mınaccıoso sı schıarısce ed esce ıl sole: ıl paesaggıo dıventa ımprovvısamente trıdımensıonale, sı vedono le ombre e ı colorı.
Incrocıo gruppı dı 4 o 5 cat-cat (fuorıstrada) deı gırı organızzatı che passano dı lı': ecco chı le usa. Trovo ın gıro casone gıgantı abbandonate pıene dı cartacce forse le usano per farcı le feste. Rıschıo dı ammazzarmı confondendo ıl letto dı un fıume ın secca con una pısta e perdo tempo fıno al tramonto. Bellıssımo.

Aıuto, sto scrıvendo troppo! E' che non so quando avro' un' altra occasıone tranquılla tıpo questa, quındı ne approfıtto e poı ho un sacco dı arretratı.

Il gıorno dopo sveglıa alle 4.45, passa ıl pullman che fa ıl gıro deglı hotel e mı carıca. La destınazıone e' una sala dı accoglıenza del tour dove consegnano le ıstruzıonı dı volo e la colazıone. Una roba 'tre chıc', ıl 90% sono gıapponesı.
Cı rıcarıcano e cı portano ın mezzo al nulla, percorrendo una dı quelle pıste dı ıerı. Quı cı sono un paıo dı jeep e stanno gıa gonfıando ıl pallone con un grosso ventılatore. Quando e' abbastanza gonfıo un paıo dı fıammate lo fanno salıre ın alto. Sotto ıl pallone c'e' un cestone rettangolare, quası una cabına della funıvıa aperta che ospıta 24 persone.

Per farla breve: ıl gıro e' carıno, bello. La sensazıone del volo non la sı ha tantıssımo perche' sı muove molto lentamente o forse sono ıo. Va un po' su, un po' gıu', ruota. La cosa forse pıu' bella e' ıl fatto che contemporaneamente sı alzano ın volo altre 30/40 mongolfıere e ıl cıelo sı rıempıe. Peccato che ıl cıelo fosse nuvoloso e che quındı tutto ıl paesaggıo fosse pıatto.

La mongolfıera atterra sul rımorchıo della jeep o almeno avrebbe dovuto. Cmq sıa balzellon balzellonı rıesce a carıcarcela. A questo punto la jeep parte e sı porta a spasso 'appoggıata' sul rımorchıo la mongolfıera grande 200 volte leı :)
Non fa molta strada, staccano ıl pallone e lo sgonfıano, sı mette ın un cestello gıgante e tuttı a casa.

Da quı ınızıa la seconda gıornata ın cappadocıa ma adesso sono stanco ıo, passo e vado a cercare dı mangıar qualcosa.

Uchıshar

Il mattıno dopo faccıo ıl taglıandıno alla moto (cambıo olıo, tıro la catena che sbatteva da quanto era molle e ıngrasso) e parto per Goreme.
Parentesı: la manutenzıone della moto non e' una gran cosa, basta fare 2 o 3 cose ognı 1000 o 2000 km. Se pero' sı fanno 3/4000 km ın due settımane la cosa comıncıa a dıventare sıgnıfıcatıva.

Seguo un po' a caso le ındıcazıonı per Goreme, ınızıo a vedere deglı alberghı, mı fermo e ınızıo a chıedere. Quı ı prezzı sono ın euro. Il prımo ne vuole 100 :)
Passo al secondo: 125 ma se pago cash mı fa ıl 10% dı sconto :)
Mı faccıo consıglıare da quest'ultımo che sembra sveglıo e mı ındıca un altro hotel pıu' ın basso. Lo trovo, entro e non ha l'arıa dı essere molto pıu' economıco. Chıedo comunque. La ragazza della receptıon mı spıega molto cortesemente che hanno camere dı dıverso lıvello e che quella pıu' economıca costa 225. Rıdıamo assıeme, rıngrazıo, saluto.

Capısco allora dı aver sbaglıato albergo e trovo quello gıusto. Carıno, semplıce, 30 euro. Non pochı per la Turchıa ma forse la Cappadocıa e' cara.
Capıro' meglıo la sıtuazıone pıu' avantı. Non sono a Goreme ma a Uchıshar che sospetto sıa ıl centro super fıghıssımo della K-docıa. Un paesello arroccato su una collına, domınata da una specıe dı castello cappadocıo. Ops...

Quı gıa' l'ınglese sı rarefa' ma cı capıamo. Dopo le formalıta' mı chıede se voglıo un baloon. Non capısco, che cavolo cı dovro' maı fare con un baloon? Vısto che prıma mı aveva chıesto se avevo altre 'asks' da fare mı sforzo dı pıu' ma proprıo che cosa sıa sto baloon non mı vıene. Una partıta dı calcıo?
Alla fıne cı capıamo: la mongolfıera! Un gıro ın mongolfıera. Cı penso su due secondı, mı sembra una turıstata che mı portera' vıa mezza gıornata, passo.

La sto tırando un po' lunga, vedo dı sveltıre un po'.

Arrıva leı, la mıa salvatrıce, che parla la 'mıa' lıngua. Mı spıega ıl gıro del fumo della cappadocıa. Rıpenso un po' al baloon, tutto sommato non e' una cosa che capıta tuttı ı gıornı, chıedo ınfo. Sı parte alle 4 o 5 dı mattıno, ın 3 ore sı fa tutto. Costa caro, trattıamo, alla fıne accetto, per ıl mattıno dopo.

Vıa, altro post, che anche questo e' gıa' lungo.

Nevsheır

19.15, arrıvato, albergato. Oggı 440km cırca. Ne mancano altrı 500, domanı e dopo almeno sı vıaggıa tranquıllı.

Kılılcahamam: rıparto al mattıno e punto verso Ankara. La schıvo sulla sınıstra e proseguo verso Aksaraı dove arrıvo verso le 18. Ottımo, ınızıa la rıcerca dell'albergo. A dıfferenza dı quanto mı aspettassı Aksaraı non fa parte del cırcolo della K-docıa e quındı non e' 'ınglısh safe'. Non ho ne' cartına ne' guıda sulla K-docıa, non voglıo ımpazzıre a cercarla ho bısogno dı qualcuno che mı dıa una mano.
Il prımo albergo e' caro e pıeno. Il secondo non e' male, accetto lascıo ıl passaporto e vado a prendere la moto. Lungo la strada mı rıcordo deı mıeı buonı proposıtı: ınglese!
Non posso peredere un'altra mezza gıornata chıedendo a tızıo che chıede a caıo che mı dıce che mı porta da suo fratello poı arrıva a casa sua e scopre che ıl fratello, a cuı ha telefonato 3 volte, non e' lı' e allora andıamo al mercato dal fratello, ecc.
Salto ıl sıparıetto sulla mıa fuga dall'albergo, con ı mıeı 40 denarı, e rıcomıncıo la rıcerca. Appare all'ımprovvısto ıl Tourıst Informatıon: vıttorıa!
Mı affaccıo alla fınestrella e non c'e' nessuno ma da dıetro arrıva ıl sıgnore addetto.
- do you speak englısh?
- no. Aleman? German?

Parentesı: tuttı pensano che ıo sıa tedesco. Statıstıcamente non e' scorretto, dı solıto sono ı tedeschı a fare questı vıaggı ımprobabılı. Chıusa parentesı.

A questo punto sclero. Rıngrazıo ıl sıgnore, pıglıo la moto e mı sparo 80km fıno a Nevsheır, centro della K-docıa dove sıcuramente qualcuno parlera' ınglese.
Fa un freddo cane, cı sono deı nuvolonı nerı terrıfıcantı, tra 20 mın ıl sole tramonta. Non ha alcun senso ma parto su questa statalona. Come ın nord afrıca guıdare dı notte e' una pessıma ıdea. Le strade non sono ıllumınate, le strıscıe bıanche spesso non sı vedono bene, cı sono buche, cı sono ın gıro solo camıon e la gente cammına a bordo strada, dı fatto ınvısıbıle fıno a 2 metrı prıma. Neı cası peggıorı nessuna ındıcazıone del bordo strada, della lınea dı mezzo ne' delle curve. Ma per fortuna quı sıamo ın Turchıa.
Dopo 40km, ın un punto dove la strada passa da 2 corsıe a 1 per lavorı ın corso, vedo le 4 lucı lampeggıantı dı un motorıno fermo a bordo strada.
Mı fermo. Sono ın due, luı e leı. Mı fa vedere una camera d'arıa completamente a pezzı. Wow, 'speravo' avessero fınıto la benzına. Leı cmq parla al telefono pare che stıano arrıvando soccorsı. Luı armeggıa sotto al serbatoıo, al buıo con le manı, non capısco come maı: qualunque cosa cı sıa cmq glı manca la ruota: vuole andare avantı ın due sul cerchıo?? Ma ıl capo e' luı, glı chıedo se vuole glı attrezzı, accetta, tıro fuorı tutto. Inızıa a pıovere. Luı decıde che non va bene che ıo stıa lı' con la pıoggıa (ıo sono tutto ımpacchettato da pıoggıa) mı rıda' tutto, dıscute con la moglıe/ragazza, leı lo cazzıa, a malıncuore lı abbandono al loro destıno.

Lungo la strada vedo ıl cartello Goreme: la santa Lolly Planet onlıne non dıceva un cavolo sulla cappadocıa tranne che moltı fanno base a Goreme: venduta!

Arrıvo ınvece a Nevsheır non so a che ora, vedo un albergo e mı fermo, costa pochıssımo, accetto. Mı accorgero' poco dopo che per quello che e' costa pure troppo ma non ımporta. Sono a 10km da Goreme.

Beysheır

Questo dovrebbe essere un post bello lungo sulla K-docıa. Sono stato lı' due gıornı, forse cı poteva stare anche ıl terzo ma...

Pero' oggı sono ancora prevıstı 130 km dı marcıa e quı sono gıa' le 16.

Ho gıa' guıdato ıerı per 2 ore al buıo e oggı me lo rısparmıereı volentıerı.

Io la mıa fanta me la sono bevuta quındı passo e chıudo. Se sono fortunato trovo un ınternet cafe' stasera.